Racing Point si trasformerà in Aston Martin Racing per la stagione di Formula 1 2021, a seguito di un investimento significativo nell’iconico marchio automobilistico britannico da parte di un consorzio guidato dall’attuale proprietario di Racing Point, Lawrence Stroll.
L’investimento di 182 milioni di sterline da parte del consorzio di Stroll permette l’acquisto di una quota del 20% in Aston Martin, con la Racing Point che quindi ha in programma un rebranding in Aston Martin Racing prima dell’inizio della stagione 2021 della F1. Stroll diventerà anche Presidente esecutivo di Aston Martin.
La notizia arriva 18 mesi dopo che il consorzio di Stroll ha preso il controllo della squadra Force India, che era in difficoltà, con il team che all’inizio del 2019 è diventato Racing Point. Racing Point, i cui piloti sono il figlio ventunenne di Lawrence, Lance, e Sergio Perez, lancerà la sua auto 2020 il 17 febbraio a Mondsee, in Austria, in vista dell’inizio dei test invernali sul Circuit de Catalunya vicino a Barcellona il 19 febbraio.
Aston Martin Racing, sarà così?

In concomitanza con l’annuncio, nel frattempo, Red Bull ha confermato che il suo attuale contratto di sponsorizzazione con Aston Martin si concluderà alla fine del 2020 – sebbene continueranno ancora i progetti di auto stradali come l’Aston Martin Valkyrie, progettata da Adrian Newey.
“Ringraziamo l’Aston Martin per il suo supporto negli ultimi quattro anni, durante i quali abbiamo raggiunto insieme 12 vittorie, 50 podi e sei pole position”, si legge nella nota Red Bull.
“Auguriamo ai dipendenti e agli azionisti di Aston Martin tutto il meglio per il futuro e il nostro obiettivo rimane di lavorare insieme per tutta la stagione 2020 e di porre fine alla nostra partnership ad alti livelli”.
Aston Martin Racing tornerà in Formula 1 per la prima volta in 60 anni: Aston Martin aveva partecipato a cinque gare di campionato nel 1959-1960, con i loro migliori risultati una coppia di sesti posti nel GP inglese e portoghese nel 1959.
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