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pubblicato il 03 / 04 / 2020

Liqui Moly entra nel Campionato mondiale WTCR al fianco di Hyundai

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Liqui Moly, specialista tedesco di oli e additivi è partner del team di Hyundai Motorsport nel Campionato mondiale WTCR. Nello sport delle vetture da turismo, Liqui Moly è di casa da oltre dieci anni. All’inizio nel Campionato mondiale WTCC e dopo, fin dalla sua fondazione nel 2015, nella serie TCR, sempre insieme con la scuderia Engstler. Insieme a Engstler, Liqui Moly ora sta facendo il passo successivo, entrando nel Campionato mondiale WTCR. In questo campionato Engstler partecipa come team ufficiale di casa Hyundai. Il veterano olandese del WTCR Nicky Catsburg e il talento tedesco TCR Luca Engstler vogliono combattere per il titolo su due Hyundai i30 N TCR, quando la stagione potrà partire, una volta superata la crisi del Coronavirus.

Nonostante i molti decenni trascorsi nel settore motoristico, per Liqui Moly questa è una novità: “È la prima volta che ci impegniamocon un team ufficiale, collaborando quindi direttamente con un produttore di auto”, ha affermato Peter Baumann, direttore marketing di Liqui Moly.

Questa collaborazione è evidente da un lato nella presenza chiaramente visibile sui veicoli e dall’altro nel fatto che le due Hyundai i30 N TCR utilizzano olio Liqui Moly. Si tratta del tipo Synthoil Racetech GT1 10W-60, un olio completamente sintetico appositamente progettato per l’uso in pista.

L’importanza della collaborazione con Hyundai per Liqui Moly non riguarda solo la notorietà del proprio marchio, ma anche lo sviluppo di nuove aree di attività. Perché tradizionalmente l’azienda si concentra principalmente sull’aftermarket, ossia sulla cura e la manutenzione dei veicoli. Per questo motivo l’azienda gode di una maggiore visibilità presso le officine rispetto alle concessionarie di autoveicoli. Proprio con quest’ultime l’azienda vuole espandere le proprie attività. “Se Hyundai sceglie noi perfino nelle gare, questo dovrebbe valere a maggior ragione anche per un concessionario Hyundai”, ha affermato Peter Baumann.

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