Tpms: nel mare di acromimi dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici è uno dei più importanti. Nato nell’ingegneria automobilistica da competizione, si è rivelato estremamente prezioso in gara, grazie anche alla telemetria, perché consente di correggere traiettoria, di programmare pit stop, di gestire il consumo delle gomme senza ricorrere a soste inutili che compromettono la prestazione. Da qui si è arrivati alla produzione di serie, con la normativa europea che dal 2014 lo prescrive tra i sistemi di sicurezza obbligatori.
Pressione gomme: le regole della normativa europea
Interessante sapere le situazioni essenziali – fissate dalla normativa europea –che deve segnalare un buon Tpms: un’eventuale perdita di pressione di ciascun pneumatico entro 10 minuti; una perdita di pressione contemporanea di tutti gli pneumatici e una perdita di pressione anche a una velocità inferiore ai 40 chilometri orari. In aggiunta è fissata la frequenta – 434 MHz – per trasferire i dati. Esistono anche sistemi Tpms indiretti, meno affidabili di quelli diretti. Non dispongono di sensori di precisione disposti nei quattro pneumatici, ma riescono a calcolare la pressione attraverso la velocità di rotazione dello pneumatico.
Ci vuole sempre la pressione giusta
Ecco perché è importante controllare la pressione degli pneumatici per non rischiare di incorrere in pericolose conseguenze su strada. Le gomme sgonfie, infatti, possono portare all’esplosione della gomma, a difficoltà di manovra dello sterzo, all’allungamento dello spazio di frenata, a una minore resistenza all’aquaplaning e all’usura del cerchione e del battistrada.
Ma anche la pressione troppo alta non è corretta, considerando che la superficie a contatto con la strada diminuisce e quindi scendono l’aderenza e il comfort di guida, aumenta la deformazione del pneumatico e ovviamente cresce l’usura centrale del battistrada.
Pressione gomme: il controllo è anche tattile e visivo
La pressione corretta delle gomme è indicata dal costruttore del veicolo, in una sezione del libretto di manutenzione. Al di là della sicurezza, rispettare i ‘numerini’ dei bar porta a un duplice vantaggio: aumenta la durata della gomma, che si può usurare fino al 20% in più con una pressione sbagliata e tiene nei limiti il consumo di carburante che può aumentare fino al 6% per riuscire a colmare la mancanza di tenuta su strada del pneumatico.