Europ’Raid 2019. 10.000 chilometri a bordo di vecchie Peugeot 205 attraversando l’Europa dalla Francia alla Bulgaria, per portare 17,5 tonnellate di materiale scolastico ai bambini dell’Est Europa. Sembra un’impresa da pazzi, e forse lo è, ma è anche un’avventura incredibile, giunta alla sesta edizione, che vede la partecipazione di 260 auto e 779 persone.
Dal 27 giugno al 17 agosto 2019, attraverso 20 paesi in 22 giorni, gli equipaggi riscoprono l’Europa mentre svolgono azioni di solidarietà. Il percorso attraversa 10 capitali, 100 siti patrimonio mondiale dell’UNESCO e oltre 200 tappe e percorre le strade più belle d’Europa in uno scenario bellissimo e diversificato. Dal Mar Mediterraneo al Mar Nero, attraverso i Carpazi e i Monti Tatra, dal Reno al Danubio, dalla Foresta Nera alla Riviera albanese, Europ’Rid riscopre i paesaggi naturali, le città più famose e i siti storici d’Europa: da Piazza San Marco a Venezia all’acropoli di Atene, dai campanili di Praga al muro di Berlino, fino ai canali di Amsterdam.
Europ’Raid è anche sinonimo di incontro, in particolare con le popolazioni locali di ogni paese attraversato, che accolgono i partecipanti con il desiderio di condividere la loro cultura. Ogni sera gli equipaggi vengono accolti in un luogo eccezionale per il bivacco: al mare, in montagna, ai piedi di un monumento. Tutti punti salienti tradizionali dell’avventura, i bivacchi sono momenti di scambio e scoperte culturali attraverso cerimonie, pasti tradizionali, spettacoli ed eventi tipici. Durante la serata, i partecipanti scoprono la cultura locale dei paesi e delle regioni attraversate, il tutto in un’atmosfera rilassata e amichevole.
I partecipanti non sono provvisti di assistenza, utilizzano un radiofaro, un GPS e un giornale di bordo. Qualsiasi concetto di velocità è escluso perché il raid non è né una gara né una competizione. Gli equipaggi utilizzano le reti stradali dei paesi attraversati nel rispetto delle regole del paese. Europ’Raid è riservato alla Peugeot 205, la quarta auto francese più venduta della storia con oltre 5 milioni di vetture vendute. Auto economica, affidabile, facile da riparare ed efficiente nei consumi, la Peugeot 205 è l’auto ideale per percorrere i 10.000 chilometri attraverso i paesi europei. Non c’è l’aria condizionata, non ci sono sedili comodi, ne il cambio automatico. 10.000 km in 20 giorni a bordo di queste auto è un’impresa.
Al di là di questa dimensione culturale e sportiva, Europ’Raid è anche un’azione nei confronti del prossimo, di condivisione e solidarietà. Ogni equipaggio è responsabile del trasporto di 100 kg di materiale scolastico o sportivo che andrà ad una scuola isolata dell’Europa orientale. Zaini, matite, quaderni, fogli, ma anche palloncini e giocattoli, durante tutto l’anno gli equipaggi raccolgono piccoli rifornimenti scolastici nuovi o in ottime condizioni. Equipaggiamento che caricano poi nella loro Peugeot 205 e che distribuiscono ai bambini durante il raid. I momenti di solidarietà sono unici. I partecipanti incontrano i bambini e la distribuzione dei materiali scolastici è accompagnata da spettacoli e attività con loro, nonché da visite scolastiche.
Europ’Raid è davvero una missione di solidarietà internazionale, che vuole lottare contro le disuguaglianze. Sebbene le necessità siano inferiori in Europa rispetto ad altri paesi del mondo, le disuguaglianze sono ancora importanti in alcuni paesi come la Bosnia Erzegovina, l’Albania, la Macedonia e la Bulgaria. Troppi bambini non hanno ancora accesso alla scuola.
Tre per ogni auto
Europ’Raid è un’avventura di squadra! Ogni team è composto da 3 membri, che dovranno affrontare insieme le difficoltà del raid: la navigazione, l’orientamento nei paesi attraversati, la comunicazione in lingue straniere, la lunghezza del percorso, la fatica…
Creati circa 10 mesi prima della partenza, gli equipaggi devono fare insieme una lunga preparazione: creazione dell’associazione, ricerca del budget, ricerca dei partner, preparazione della Peugeot 205, raccolta delle attrezzature scolastiche… Il lavoro di squadra non inizia sulle strade, ma ben prima.
