In piena emergenza coronavirus, Michelin ha partecipato allo sviluppo della mascherina OCOV, che secondo l’azienda è economica, sostenibile, riutilizzabile e può essere prodotta in grandi quantità.
Il team di aziende e istituzioni della regione di Grenoble che hanno collaborato al progetto sotto il nome VOC-COV (Coordination logistique Covid 19), hanno lavorato a tempo di record: sono partiti a studiare la cosa il 16 marzo, quando la Francia era già nel pieno dell’emergenza coronavirus.
A differenza delle mascherine FFP1 o FFP2, realizzate esclusivamente con materiale filtrante, la mascherina OCOV è una maschera facciale FMP1 / FMP2 con una superficie flessibile che copre naso, bocca e mento, nonché filtri sostituibili e riutilizzabili. Il tasso di dispersione autorizzato dallo standard FM è cinque volte inferiore a quello specificato per lo standard FF (FM: <2% / FF: <8%). La parte flessibile di OCOV garantisce una perfetta aderenza al viso, riducendo così al minimo le perdite rispetto ai filtri FFP1 e FFP2 o ad altre maschere lavabili. Fornisce un buon isolamento tra l’atmosfera e il viso di chi la indossa (sia quando la pelle è asciutta sia quando è umida e quando la testa si muove). Particolarmente comoda per lunghi periodi di tempo, è riutilizzabile fino a 100 volte grazie a cinque filtri lavabili ed intercambiabili, mentre il suo costo di produzione è molto competitivo.

Ai fini di questo progetto, la Atomic Energy Commission (CEA) con sede a Grenoble, in Francia, sta fornendo accesso alle sue infrastrutture e risorse di ricerca / test. Sfruttando il know-how per produrre molto rapidamente il primo prototipo, i team Michelin e CEA si sono rapidamente mobilitati insieme ad altri partner industriali della regione Questa velocità di risposta ha consentito l’avvio della produzione delle maschere in meno di 3 settimane. Ouvry, una PMI con sede a Lione specializzata in dispositivi di protezione individuale biologici e chimici, è stata scelta per produrre e commercializzare la maschera.
La produzione di un lotto prototipo di 5.000 unità è attualmente in corso. L’obiettivo è produrre un milione di maschere a settimana entro maggio, portando alla produzione totale di oltre cinque milioni di maschere entro la fine di giugno (equivalenti a 500 milioni di maschere monouso attuali). Sono già state prenotate circa 130.000 maschere, una parte delle quali sarà consegnata alle agenzie sanitarie regionali da Michelin.
© riproduzione riservata