Quanto sareste disposti a pagare per avere delle gomme nuove nuove, fresche d’annata?
Ormai da qualche anno, gli automobilisti sono informati da riviste, autoclub e associazioni di consumatori, che le gomme riportano sul fianco la data di produzione. Viene quindi spesso consigliato, al momento dell’acquisto, di controllare se i pneumatici siano vecchi o recenti.
Per capire quando è stata prodotta la gomma è infatti sufficiente prestare attenzione alle ultime quattro cifre del DOT, un codice alfanumerico che si trova nel fianco del pneumatico e che, con i quattro numeri finali, svela esattamente la settimana e l’anno di produzione.
La sigla DOT indica il Department of Transportation americano, che prevede questo codice su ogni penumatico, in modo da garantirne la tracciabilità, in caso di necessità di richiamo di un lotto di prodotti difettosi o addirittura pericolosi.
Certo, il concetto è che più recente è, meglio è. Ma è davvero così importante? Ha davvero senso insistere con il gommista perché ci monti delle gomme prodotte magari addirittura nel 2021? Non c’è il rischio di esagerare, fino al limite del ridicolo, quasi le gomme fossero uova, pesce o verdura?
Il settore industriale concorda sul fatto che un pneumatico che ha fino a 5 anni di vita dalla produzione possa essere considerato nuovo di zecca, purché venga immagazzinato in maniera adeguata.
A quanto pare, però, gli automobilisti sono diventati insistenti, sia in officina che sui siti di e-commerce, e allora il numero uno in Europa per la vendita online di pneumatici, il tedesco Delticom – forse stanco di contestazioni e richieste – ha deciso di far pagare un supplemento a coloro che assolutamente pretendono delle gomme fresche d’annata.
Per il momento l’opzione ‘gomme fresche’ è presente solo sul sito tedesco ReifenDirekt.de, che corrisponde al nostro Gommadiretto.it, e solo per alcuni modelli.
Il supplemento per avere la garanzia di ricevere gomme prodotte nel 2021 è di ben 9,90 euro. Neanche male? Occhio che però sono 9,90 euro per gomma, pari a 39,60 euro per l’intero treno!!! Chissà, forse i clienti diventeranno meno pignoli? Staremo a vedere.
